Questo è un libro strano, molto strano, uno di quei libri che ti fanno dire “mi piace o no?”.
Witold Gombrowicz era un autore polacco della prima metà del ‘900, famoso per i suoi libri grotteschi e assurdi che nascondevano una profonda analisi psicologica.
E Ferdydurke è proprio così.
Pubblicato nel 1937 e successivamente tradotte in varie lingue (la traduzione spagnola fu fatta da Gombrowicz stesso) è ora considerato un classico della letteratura polacca.
E’ un libro vivace, ironico, pieno di spunti di riflessione. Perché nella sua trama bizzarra e zeppa di eventi grotteschi, in fondo si parla della paura di crescere, dell’immaturità e della condizione di giovane nella società borghese polacca di inizio 1900.
Ed è anche una critica a quella società, immersa in convenzioni e modi di fare e dire ottusi.
Con un linguaggio irriverente e bizzarro che all’improvviso diventa poetico e illuminato, Gombrowicz ci ha regalato un mondo letterario fatto da personaggi non convenzionali che cercano di sopravvivere in questo mondo. Tutti dobbiamo crescere e conoscere la società ma il percorso può essere una grande avventura.
Ferdydurke è un piccolo grande libro, con momenti davvero geniali. Un classico da scoprire.
Stefania Grosso