Tornato alla ribalta nelle ultime settimane, grazie al dibatitto sulla post-verità e i regimi, da lui predetti in 1984 e Animal Farm, Orwell è in realtà un autore intramontabile ed essenziale e lo scopriamo con questo Books vs. Cigarettes.
In questo libricino edito da Penguin nella nuova collana Great Ideas, sono contenuti sette saggi di Orwell, dedicati a diversi temi. Si parte dal saggio che da il titolo al libro, in cui l’autore compila una lista di spese per i suoi libri e la spesa in tabacco. Conclusione? Si dovrebbe spendere di più in libri. Ed era il 1946.
Continua poi con due saggi di memorie sull’attività di libraio e recensore. Ma la parte fondamentale sono gli ultimi quattro saggi. più politici, più profondi, più incisivi.
The Prevention of Literature esamina proprio la libertà di espressione e la verità dei fatti raccontata attraverso l’arte letteraria, mentre Such, Such Were the Joys, il più lungo dei sette, è il racconto personale dell’autore sull’educazione da lui ricevuta.
Orwell è stato sicuramente un grande romanziere e i suoi libri sono un fondamento della letteratura inglese moderna, ma è nei saggi, come in Books vs. Cigarettes che lo scrittore rivela tutta la sua forza politica e la bellezza e l’arte del linguaggio. Un piccolo libro che può ispirare al dibattito costruttivo e che può anche portare ad una maggiore comprensione del nostro tempo.
Stefania Grosso