Dave Eggers, tra distopia e realtà
Dave Eggers è un autore che seguo da tempo e che mi ha sempre incuriosito per le sue innovazioni e per la sua ironia e critica sociale. Dunque questo romanzo, probabilmente il suo più famoso, racchiude tutto ciò che mi attirava nello scrittore.
Da The Circle hanno recentemente tratto anche un film con Emma Watson e Tom Hanks, e nonostante sia stato trasposto quasi fedelmente, il film non riesce a cogliere nella sua interezza il senso del romanzo e, soprattutto, quel senso di oppressione che circonda la protagonista Mae Holland.
Quando Mae trova lavoro nell’azienda super tecnologica The Circle (che potrebbe essere la Apple, Google, o qualunque altro colosso informatico moderno, anzi un insieme di questi) è la ragazza più felice del mondo: le sembra di essere in paradiso. Naturalmente le cose non sono mai come sembrano, e Mae presto se ne renderà conto, anche se uscirne non è semplice.
The Circle si inserisce nel filone di letteratura distopica che ultimamente sta tornando in auge, in quanto ne necessitiamo per capire il mondo intorno a noi. E The Circle ci aiuta proprio in questo, a capire il nostro mondo iper-tecnologico che sta diventando sempre più complesso, per molti ritenuto senza regole oppure, in senso opposto, ultra regolato da leggi informatiche labili e facilmente plasmabili a favore del più forte.
Il romanzo si propone di dare un’interpretazione di questo mondo che ci sta controllando sempre di più, e lo fa a volte con ironia a volte trasmettendoci un senso di oppressione e ansia, come se non potessimo più scappare dai collegamenti online (e forse è vero che dal mostro informatico non si scappa).
Con un finale serrato, The Circle fa riflettere e accende un dibattito sui i pro e i contro della tecnologia e dell’informazione, su ciò che è consentito online e su cosa davvero vogliamo sapere, e soprattutto, condividere.
Stefania Grosso