White Teeth, il romanzo d’esordio di Zadie Smith
Affronto di nuovo con determinazione e curiosità Zadie Smith e l’altro suo romanzo di successo, White Teeth. Anticipo subito: è un romanzo corale, con tanti personaggi, tanti punti di vista, tante epoche. Altro spoiler: questo romanzo non può deludere!
Non può e non delude perché è un romanzo in cui trovano spazio talmente tante personalità diverse che almeno una affine a noi la troviamo. E poi c’è la conferma che Zadie Smith possiede un’abilità pazzesca nel tratteggiare e definire i suoi personaggi, a farli vivere come se fossero davanti a noi.
E poi c’è Londra, la grande città cosmopolita che ti ingoia e ti risputa come più le piace. La città che può darti tutto eppure ti fa sentire niente. Londra è protagonista del romanzo tanto quanto Archie, Clara, Irie, i gemelli Millat e Magid e i loro genitori.
La cosa più intrigante in White Teeth è il passaggio da una generazione all’altra, in cui cambia tutto eppure sembra che non cambi niente, in quanto le vecchie storie e i vecchi segreti di famiglia rispuntano fuori all’improvviso, cambiando gli equilibri, fin troppo precari.
Un libro che si fa leggere tutto d’un fiato e allo stesso tempo con calma, come una ride su un bus di Londra, come se stessimo perdendo l’ultima corsa verso casa. Zadie Smith si conferma autrice del nostro tempo e, all’opposto, autrice di ogni tempo.
Stefania Grosso