Da Cronache Ribelli un nuovo romanzo che riscrive la storia degli ultimi: L’Organizzazione.
Da mesi seguo sempre con piacere i post e le notizie delle edizioni Cronache Ribelli, associazione che si occupa di dar voce a personaggi storici e non, dimenticati e sottovalutati. Con grande curiosità ho dunque affrontato il primo romanzo di Cannibali e Re, L’Organizzazione.
Già innamorata dell’Almanacco, non vedevo l’ora di mettere le mani su questo volume dalla copertina intrigante. 544 pagine. Una bella sfida.
Eppure finisce in un lampo e in un lampo di viene traghettati in un mondo che assomiglia in tutto e per tutto al nostro, tranne che per un particolare: ci si può risvegliare, si può uscire dall’incubo di una vita succube e cercare giustizia.
In questo romanzo incontriamo Danny, Chris e molte altre anime che vagano su questo pianeta e trovano il loro risveglio personale, trovano uno scopo per cui svegliarsi la mattina.
A prima vista potrebbe sembrare un romanzo storico / di avventura / distopico. Ed è tutto ciò messo insieme: è Storia il Nazismo, è storia il Capitalismo, la guerra d’Irlanda, le occupazioni. Avventura è il mondo degli esecutori e delle loro missioni. Distopia è il nostro mondo e ciò che l’Epifania, alla fine del romanzo cercherà di distruggere.
L’Organizzazione però è anche di più: è uno di quei libri che insegna ad ascoltare i dimenticati, a ricordarci che dietro ognuno di noi ci sono segreti e pulsioni non sempre decifrabili. 544 pagine che non si dimenticano facilmente. 544 pagine che insegnano.
Ancora grazie dunque a Cannibali e Re per questo romanzo importante. E per tutto l’impegno quotidiano per raccontarci le storie fuori dai circoli del potere.