Women, mostra fotografica d’impatto ed emozionante
Non posso non sentire il bisogno di ringraziare l’organizzazione di Genus Bononiae per aver permesso di prolungare la durata della mostra fotografica, “Women. Un mondo in cambiamento”, in esposizione al complesso monumentale di Santa Maria della Vita di Bologna, rimasta chiusa nei mesi di lockdown che stiamo superando.
L’idea di non poterla vedere aveva il sapore della perdita di un’occasione ed è quindi facile immaginare che dopo averla visitata è impensabile non considerarla una tappa d’obbligo se doveste trovarvi per le strade di questa città da qui al 13 settembre 2020, nuova data di chiusura.
National Geographic ci propone un lavoro straordinario e coinvolgente che mette in scena le donne, protagoniste come fotografe o come soggetti apparsi nel corso della storia della rivista. Immagini che ritraggono racconti carichi di diversità culturale scattate da ogni parte del mondo, un elogio della diversità capace di appartenere allo stesso tempo ad un’unica forza, l’essere donna.
Suddivise in 6 temi, Bellezza, Gioia, Amore, Saggezza, Forza e Speranza, le immagini ci portano a vedere noi stesse o a immedesimarci in queste figure e nelle loro vicende straordinarie o di vita quotidiana, tra empatia e colori. Non è presente uno stile fotografico definito a condurci lungo la mostra, i creatori di questi documenti hanno ognuno le proprie caratteristiche distinte. Gli anni e le generazioni alle quali gli scatti appartengono sono anch’essi di vario genere, struttura che consolida quanto il progetto vuole mostrare e celebrare: il cambiamento. Oltre al contributo fotografico che devo dire è piacevolmente consistente come quantità di foto esposte, lungo il percorso ci si può fermare a guardare un breve estratto del film “Women of impact: changing the world” sempre prodotto da National Geographic.
In coda alla proiezione e alla visione illuminante delle opere artistiche, una piccola sezione è inoltre dedicata a ritratti di diverse donne, alcune a noi più familiari, altre di altrettanta straordinarietà, ma meno “seguite” dai media, pronte a lasciare il visitatore ispirato. Esempi di menti femminili i cui nomi e le cui carriere dovrebbero essere alla portata soprattutto dei più giovani, in modo che abbiano la consapevolezza non solo di poter sognare in grande, ma anche avere un modello diretto per accompagnarli in un futuro che necessita continuità e obiettivi sempre più ambiziosi; prerogativa che caratterizza il progetto, strutturato nell’idea di un lavoro non finito e non a sé stante, ma in continua evoluzione, e con l’obiettivo di ispirare e poter in futuro esporre nuove protagoniste.
“Women. Un mondo in cambiamento” è una mostra ricca di fascino, per questo voglio assolutamente spendere un ultimo elogio alla location, le stanze di Santa Maria della Vita, in cui ci si trova immersi. Poter godere di fotografie così belle in una cornice di affreschi e sculture rende al visitatore l’effetto di appartenere all’arte. Emozionante.
Elena Vogrig