Francesca Mattei – Il giorno in cui diedi fuoco alla mia casa

Francesca Mattei il giorno in cui diedi fuoco alla mia casa recensione

L’esordio di Francesca Mattei è uno spaccato di vita femminile e moderno

Ormai la casa editrice Pidgin ci ha abituato a prodotti di qualità, libri formidabili che di sicuro lasciano il segno. È il caso di Il giorno in cui diedi fuoco alla mia casa di Francesca Mattei, giovane autrice di racconti già apparsa in diverse riviste letterarie italiane.

Un linguaggio secco e moderno ci accompagna in questa raccolta che ci mostra personaggi diversi tra loro, in luoghi diversi tra loro e sì, forse anche tempi diversi, ma accomunati da rabbia, noia, oppressione che non possono far altro che portare ad un’esplosione.

Dar fuoco alla propria casa, danzare sotto la pioggia, chiudere gli occhi e sparire, togliersi la pelle, sdraiarsi in un parco: le vie di fuga sono molte, sono diverse, eppure le nostre donne, le ragazze – e non solo ragazze – protagonist* di questi racconti trovano il modo di scardinare l’ordine che è stato stabilito per loro.

Sono protagonist* di oggi, delle nostre città e delle nostre periferie, tra lavoro, ansie e aspettative che no, probabilmente non si realizzeranno. E allora è meglio dar fuoco alla propria casa, bruciare il passato e forse sì, tornare a vivere.

Francesca Mattei è un portento, è una voce fresca e reale, quel che ci vuole per svecchiare il racconto italiano e portarlo in una nuova dimensione moderna, attuale, frenetica.

Stefania Grosso