Chi ha detto che la poesia è morta? Che non serve più nel nostro mondo? Andiamo alla scoperta di cinque poet3 contemporane3!
La poesia pervade il mondo, a volte risplende, altre volte si nasconde, ma è sempre presente nelle nostre vite, davanti ai nostri occhi. E questa poesia viene catturata e resa in versi, resa parola su carta scritta da coloro che ancora riescono a tradurre la bellezza della realtà in arte. E come da millenni, la poesia può essere uno degli specchi del mondo: tra amore, bellezza, politica e rivoluzioni. Temi che nella nostra contemporaneità acquistano nuovi valori e nuove visioni.
E per scoprire di più la nuova poesia e i suoi nuovi valori, siamo andate alla ricerca di cinque poet3 contemporane3 che illuminino questo percorso letterario.
Luljeta Lleshanaku
Poetessa albanese, nata e cresciuta sotto il regime di stampo stalinista, è riuscita a studiare all’Università di Tirana nonostante l’istruzione superiore fosse molto limitata. Vincitrice di diversi premi e residenze per artisti, è stata pubblicata inoltre su diverse riviste e tradotta in diverse lingue europee. Vi lasciamo con questi versi (tradotti in inglese) da Negative Space, poesia di politica, di lingua e di nascite:
Icons burned in front of their eyes,
icons and the holy scriptures.
Witnesses stepped farther back,
as if looking at love letters
nobody dared to claim.
Josué Guébo
Ivoriano, professore universitario e poeta in francese, Josué Guébo racconta attraverso le sue poesie (sono sette le sue raccolte per ora) le tradizioni e i dolori della sua gente e della sua terra. Significativo il titolo della sua raccolta del 2017, Think of Lampedusa, pubblicata dalla Nebraska University Press, che dà voce ai migranti morti nel purtroppo famoso naufragio del 2013. Tra mitologia, speranza e tragedia, Guébo tira le fila della storia della migrazione.
Garous Abdolmalekian
Garous Abdolmalekian, editor e poeta iraniano, autore di sei raccolte di poesie, giunte fino a noi in Europa (con alcuni versi tradotti anche in italiano), riassume nella sua opera la bellezza della lingua, dei colori del mondo e la nostalgia per l’infanzia, segnata da guerre e rivoluzione. Conflitti che si fanno ancora sentire e che si riversano anche nei suoi ultimi componimenti.
Jane Huffman
A 28 anni Jane Huffman insegna all’Università dell’Iowa, è stata pubblicata su Poetry e il New Yorker e ha partecipato ad workshop e residenze per autori. Il perché risiede nel linguaggio asciutto eppure evocativo dei suoi versi, moderni eppure dal richiamo dell’infinito del tempo, come troviamo in The Rest, poesia pubblicata appunto su Poetry:
Like a pain, the truth is mine.
The lie is that today I want to die.
Cut red water hung in pink flowers.
Stacy Szymaszek
Autrice di cinque libri e insegnante in diversi luoghi, Stacy Szymaszek nella sue poesie sperimenta, non solo con il linguaggio, ma anche con i temi trattati, dalla sensualità all’essere queer fino a prendere spunto dall’antico Egitto, con Hyperglossia. Sperimentazione anche nella forma che non sempre è lineare ma salta spazi, come se saltasse nella profondità dell’anima, di certo non sempre lineare:
He ceased
to exist as a boy
became an appellation
Come sempre, abbiamo scelto cinque poet3 contemporane3 che a noi sembrano significativ3 ed esaustiv3, ma l’elenco potrebbe continuare e svelare nuovi volti, storie e testimonianze. Saremmo liete quindi di conoscere nuovi nomi, nuove proposte, nuove letture e soprattutto nuove lotte!