Il cuore e i suoi bisogni, la libertà e un mistero sono al centro del romanzo di Claudia Day, Heartbreaker
Siamo negli anni ’80. Forse. Siamo alla fine del mondo conosciuto, nel ‘distretto’, e il resto del mondo esiste in una nebbia offuscata. Così Claudia Day ci presenta Pony e il resto dei protagonisti di Heartbreaker.
Il ‘distretto’ è un luogo pieno di natura e freddo e atmosfere da film anni ’80, con musica rock metal sparata nei walkman e le spalline ai vestiti delle donne. E ragazzi adolescenti che vagano cercando in fondo – come tutti – di essere se stessi. In queste dinamiche da comunità chiusa prende vita un mistero, una fuga strana, ma è anche il mistero della vita di Billie Jean, arrivata in questo luogo sperduto diciassette anni prima in modo altrettanto stravagante.
Sulle sue tracce – e sulle tracce del passato e della verità – si mettono Pony, la figlia, Piombo, il marito, e Supernatural, un ragazzo che avrà in fondo un ruolo centrale nel tirare le fila del mistero. E non dimentichiamo la cagna sempre al fianco di Billie!
Un romanzo che scorre via, ci porta in atmosfere cupe e soffocanti, per poi aprirsi negli spazi della comunità. Ci porta dentro le profondità della mente dei protagonisti, che come abissi si aprono su mondi possibili ma non ancora esplorati. Ed in fondo, in fondo a questi abissi c’è il bisogno d’amore, il bisogno di essere capiti per come si è, il bisogno di essere liberi e amati.
Claudia Day intreccia in Heartbreaker una magistrale storia umana, unendo umorismo, atmosfere più cupe, una profonda analisi e uno stile vivace che tiene l’attenzione sempre alta.
E ancora una volta complimenti a Black Coffee Edizioni per portare da noi un’autrice e un libro formidabili!
Stefania Grosso