Wu Ming 1 – La Q di Qomplotto. QAnon e dintorni. Come le fantasie di complotto difendono il sistema

Dove è nato Qanon? E perché? Che precedenti ci sono? Wu Ming analizza questo mondo in La Q di Qomplotto

Sono ovunque, dalle scie chimiche agli illuminati, dal new world order al Covid-19. Ma chi sono in realtà, in cosa credono e cosa vogliono dal mondo? Sono solo alcune domande a cui Wu Ming 1 cerca di dare risposta in questa sua nuova monumentale opera, La Q di Qomplotto.

Pubblicato con Edizioni Alegre, questo libro-saggio-diario è il risultato di anni di ricerca di Wu Ming 1 attraverso le reti e la storia delle fantasie di complotto (attenzione a non chiamarle teorie). Certo, l’autore – e il collettivo stesso – non sono estranei al complotto, basti ricordare il romanzo Q quando ancora facevano parte del Luther Blissett Project e delle successive opere, articoli e conferenze.

Ma ne La Q di Qomplotto, Wu Ming 1 è riuscito a raccogliere e condensare – attraverso l’aiuto di attivisti, scrittori, sociologi e altri – tutto ciò che sappiamo sui complotti, andando a scavare nella storia (fin nel medioevo), arrivando ai nostri decenni. Ma Wu Ming fa di più, analizza, categorizza, cerca spiegazioni e motivazioni – non soffermandosi al solito “questi sono matti”, ma andando oltre, portando perizie, esempi e dati.

Lo fa inoltre con uno stile unico, in cui si mescola saggio e divulgazione con sogno e narrativa, passando da una forma quasi da diario e un elenco di tweet, ad un trattato storico-sociale, fino ad un unico grande sogno con protagonisti l’autore e dei personaggi inaspettati.

Attraverso le oltre 500 pagine de La Q di Qomplotto però riusciamo finalmente a fare chiarezza su ciò che significa davvero credere in una fantasia di complotto, quali sono i danni che questa può arrecare e le conseguenze di determinati gesti. Un libro fondamentale non solo nel periodo che stiamo vivendo, ma un esempio di analisi e profonda conoscenza della materia, che arricchisce e apre la mente di chi legge. Ancora una volta un applauso a Wu Ming 1 e a tutto il collettivo.

Stefania Grosso