Valentina Mira – X

Valentina Mira X Recensione

Lo stupro e la cultura dello stupro sono il centro del romanzo di Mira, un grido di denuncia contro la violenza maschile

Valentina Mira ha pubblicato il suo primo romanzo, intitolato X, con la casa editrice Fandango, nel 2021 anche se sono molti anni che l’autrice si occupa di scrittura, soprattutto giornalistica. Negli anni infatti ha scritto per molte testate, tra cui il manifesto e il Corriere della Sera. Tuttavia Mira ha svolto moltissimi lavori diversi, spesso precari, nella sua vita: è stata rider, cameriera, ha lavorato in un call centre alla ricerca del sentiero che la portasse sulla strada giusta, quella della scrittura. E ci arriva con X, un libro-lettera, una denuncia, un urlo di rabbia.

Perché X è costruito su uno stupro. Valentina, la protagonista del romanzo, si è appena diplomata al liceo, va ad una festa a casa di un amico, beve per cercare di lasciarsi andare, si sbronza, viene stuprata da G, un ragazzo che conosce, che vive vicino a casa sua, un amico di suo fratello. Il fratello abbandonerà Valentina una volta saputo dello stupro, lascerà la casa dei genitori senza più tornare, tranne la sera di Natale di sette anni dopo la sua partenza, per sfasciare le auto dei genitori parcheggiate in garage. Il fratello di Valentina non le crede e sceglie di stare con G, uno stupratore e un fascista.

X è una serie di lettere scritte da Valentina a suo fratello, il suo quasi gemello, in cui gli e ci racconta la sua storia. E così facendo se ne riappropria, si riappropria di ciò che le è stato fatto, della violenza di quella notte e di quelle successive. Si riappropria della narrazione delle sue esperienze e delle loro conseguenze. X è una denuncia, quella che ufficialmente Valentina non riesce a fare alle forze dell’ordine, che come di solito accade, la convincono a desistere, non ci sono prove signorina, per poter denunciare deve avere le prove tangibili dello stupro, per averle potrebbe chiedere dei favori ai medici, altrimenti.. X ci mostra che Valentina è stata stuprata da un amico ed è stata stuprata dalla società intera, in una caccia alle streghe che non sembra avere fine.

X è un documento importante, una storia cupa e di rivalsa allo stesso tempo, una storia di resistenza, una denuncia contro un sistema sociale che ci vuole zitte, sempre. Il silenzio è delle donne, che non vengono credute e quindi sempre disincentivate a denunciare, ma è soprattutto il silenzio degli uomini, che molestano e stuprano, ma guai a chiunque li chiami stupratori! Sono solo goliardate.

X va contro tutto questo: va contro la cultura dello stupro analizzandola e raccontandola, va contro il silenzio, va contro la retorica, va contro l’omertà maschile e delle istituzioni, e ci consegna una testimonianza di resistenza a uno dei soprusi peggiori che si possono subire: perché se ti stuprano chi può aiutarti non ti crederà, probabilmente non ti crederà nemmeno tuo fratello.

Giorgia Damiani