Valeria Florio – Z, nulla da perdere

Valeria Florio Z nulla da perdere copertina

Cosa si è disposti a rischiare quando si è perso tutto? Questa è la domanda alla base di Z, nulla da perdere

Valeria Florio con Z, nulla da perdere si cimenta con un romanzo distopico-psicologico. Uscito per Haiku Edizioni, ci porta in un paese in cui vige una dittatura e i suoi abitanti, seppur non facendo la fame, sono sottoposti a silenzio, censura e dure leggi che limitano la libertà.

Ad un certo punto è offerta una possibilità: partecipare ad un reality cruento, in cui in gioco c’è la vita. Entriamo così nell’universo variegato dei personaggi del libro, da due fratelli che si odiano (uno omosessuale, l’altro galeotto), ad una madre disperata, ad un’attivista.

Ogni capitolo di Z è incentrato su uno dei personaggi e fa luce su più punti della società in cui vivono, fino al culmine in cui tutto sembra precipitare. Quel che colpisce del libro è sicuramente i continui rimandi alla realtà che viviamo ora, con uno stato in bilico, sotto dittatura, con all’esterno un capitalismo sfrenato pronto a giocare con la vita sotto forma di reality. E poi la violazione dei diritti, il mondo dei social, ii femminicidio.

Quel che purtroppo manca è più spessore ai personaggi. Vorremmo sapere di più, entrare più nelle viscere delle loro storie e pulsioni, ma anche sapere di più del mondo che li circonda fuori dalla casa stile Ikea-Grande Fratello. Al di là di questo rimane una lettura molto attuale ed interessante e un’idea di distopia che forse potrà essere sviluppata ulteriormente.

Stefania Grosso