Gaia Giovagnoli – Cos’hai nel sangue

Gaia giovagnoli cos'hai nel sangue recensione

Un borgo misterioso, tra tradizione e maledizione e una figlia che scopre il passato: Cos’hai nel sangue di Gaia Giovagnoli

Uscito per Nottetempo, il primo romanzo di Gaia Giovagnoli si inerpica dentro un borgo dimenticato e quasi maledetto, ma sprofonda anche nei meandri del rapporto madre-figlia.

Caterina è tornata a casa per aiutare la madre malata. Caterina è anche tormentata da strani sogni e da un rapporto complesso con la madre. Quando, dopo una visita inaspettata, Caterina scopre del passato misterioso della madre, il primo pensiero è quello di chiudere tutto alle spalle. Ma poi le sensazioni, i sogni, le percezioni si dilatano e Caterina non può che seguire quell’oscurità e scoprire il piccolo mondo di Coragrotta.

L’atmosfera dunque si fa sempre più inquietante, e Caterina si confronta con una pesante eredità, il potere di sua nonna, e la fuga, la repulsione di sua madre per quel borgo. Un borgo fatto di streghe e spiriti, di un sistema matriarcale ma anche di interessi che vanno oltre la storia del piccolo paese. E così Caterina – e il lettore – si trovano invischiati in una storia al limite del reale, onirica, nervosa.

Si immerge Caterina, nella storia, nelle sue tradizioni, ma riscopre anche che cos’ha nel sangue, ovvero il potere che tutte le donne di Coragrotta hanno. E dal destino non si fugge sembra dirci Gaia Giovagnoli, in questo suo primo romanzo davvero sorprendente, dove unisce simboli tradizionali ed elementi gotici, per una storia che vi terrà incollati fino all’ultima parola.

Stefania Grosso