Le storie d’amore possono essere totalizzanti ma spezzare il cuore? Scopriamolo con Amalia e Alex in 28 domande per innamorarsi
Premessa: nonostante si discosti dalle mie letture ‘solite’, ho scelto questo libro per la fiducia e la qualità della casa editrice Atlantide e perché un po’ questa storia mi assomiglia. Ed è così quindi che mi sono calata dentro le 28 domande per innamorarsi di Indyana Schneider.
Insomma, si rimane proprio invischiati dentro questa storia, che non è solo d’amore, ma è anche amicizia, filosofia, crescere, lasciarsi alle spalle l’io giovane. Amalia e Alex si incontrano a Oxford e nel più bello dei cliché d’amore, dalla grande e travolgente amicizia nasce una storia altrettanto totalizzante, da mettere in crisi identità (non solo di genere) e il rapporto con loro stesse.
Le seguiamo mentre affrontano il loro rapporto e mentre cercano di rispondere proprio a queste 28 domande che segnano i capitoli ma anche la loro vita insieme. Attenzione: rispondendo (ovvero leggendo i capitoli) alle domande ci si innamora davvero, non tanto della persona che si ha di fronte, ma della capacità di Schneider di costruire un romanzo vivace, brioso, dolce amaro, moderno e perché no, anche sensuale.
Moderno per le sue continue citazioni al mondo pop e culturale contemporaneo (da Beyoncé a Zadie Smith passando per Sheila Heti), moderno anche per l’uso di messaggi, mail e social, ma soprattutto per la fluidità e naturalezza nell’affrontare i temi queer e di genere. Un romanzo anche coraggioso, che non si tira indietro nemmeno nelle descrizioni più spinte o nel constatare la semplicità con cui a volte si fa del male alle altre persone. Brioso e divertente, come avere vent’anni. Tra spartiti musicali, lo studio, discorsi filosofici, esploriamo la crescita non solo delle due protagoniste ma anche di tutti coloro che gravitano attorno a loro. Indyana Schneider fa un ulteriore passo, facendo dialogare Amalia e il lettore, usando a proprio vantaggio anche i cliché (con molta ironia) e lasciando sospeso ogni giudizio. Potremmo definirlo, un romanzo di formazione moderno, dove i personaggi compiono un percorso di crescita e non saranno mai più gli stessi dopo aver sperimentato tanta violenza di sentimenti.
28 domande che si intrecciano come le vite di Amalia e Alex, mentre noi cerchiamo di fare il tifo per loro, anche se sappiamo che il cuore si può spezzare. E mentre cala il sipario, rispondiamo all’ultima domanda: È possibile vivere una storia d’amore pur sapendo che finirà, spezzando il cuore e il tempo? Io penso proprio di sì.
Stefania Grosso