Nel suo breve romanzo del ’39, Rhys esplora la solitudine e la tristezza di una donna quasi alla deriva
Good Morning, Midnight di Jean Rhys, autrice britannica di origine caraibica e conosciuta al grande pubblico per Il grande mare dei Sargassi, racconta la storia di Sasha, una donna che negli anni ’30 vive da sola a Parigi.
Nella capitale francese, Sasha è sola e quasi senza un soldo. Vive in stanze d’albergo che sono tutte uguali, lavora in un negozio di abiti, ma viene presto licenziata. Frequenta i café e i bar parigini, incontra uomini di dubbia affidabilità. Sasha ci sembra a tutti gli effetti una donna alla deriva e che non si conforma agli standard della società, la quale, di conseguenza, la spinge sempre di più ai propri margini.
Scopriamo presto inoltre i motivi della depressione e della tristezza che accompagnano la protagonista ovunque vada e che sembrano non darle mai pace. Il passato rincorre Sasha dappertutto, gli spettri della sua infelicità sono sempre con lei, la avvolgono e la accompagnano senza tregua. E proprio a causa di questo dolore, Sasha va alla deriva.
Ma nella melancolia di Sasha, Parigi sembra l’unica connessione che esiste nel presente della protagonista, l’unico elemento che riesce a darle un po’ di conforto e di sostegno in una vita altrimenti spesa tra alcol e sonniferi. Ed è proprio questo che manca a Sasha, una vera connessione con un altro essere umano. I personaggi che incontra a Parigi infatti sono solo di passaggio, vanno e vengono senza lasciare traccia, oppure la ingannano.
Questo piccolo romanzo è inoltre un gioiello modernista, in cui la narratrice registra per noi le proprie impressioni abbozzando immagini e scene, dialoghi e incontri, mescolando passato e presente e senza mai essere in grado di vedere un futuro.
Good Morning, Midnight, edito in Italia da Adelphi con il titolo Buongiorno, mezzanotte, è infatti un romanzo sulla solitudine e la depressione, sulla mancanza del contatto umano, di quelle connessioni che fanno la differenza e che spesso ci salvano.
Giorgia Damiani