Tecnologia, pulsioni e disperazione sono alla base dei racconti di Mary South, Mi ricorderò di te
Ormai Pidgin Edizioni ci ha abitutat* alle uscite di qualità e sorprendenti, per la trama, per gli spunti e per l’inventiva. Mary South con Mi ricorderò di te non è da meno.
I personaggi dei vari racconti contenuti in questa raccolta hanno tutti in comune una vena drammatica, disperata, ma l’autrice li presenta spogliandoli di ogni compassione e li mostra per ciò che sono, fragili, bisognosi, umani. L’altro filo conduttore di questi dieci racconti è la tecnologia. Non sempre visibile, non sempre protagonista ma c’è. Dalla vittima di violenza che diventa stalker attraverso social e app d’incontri, all’infermiera che si lega ad un replicante, ai pazienti di una casa di riposo che si consolano la notte con le telefonate erotiche.
Ognuno soffre, soprattutto in un mondo che diventa sempre più distopico, che ci allontana sempre più dagli altri e dalle relazioni sane. Ed è così che i vari protagonisti naufragano piano nelle loro disperazioni, nelle loro lucide follie, mentre l’autrice li descrive con ironia certo, ma anche con grande consapevolezza e profondità
Uno stile tagliente, magistralmente tradotto, per raccontarci un mondo in bilico con il nostro, o forse già ci siamo dentro, solamente che Mary South è riuscita a cogliere l’attimo in cui ci siamo entrati e a descrivercelo in una serie di racconti brillanti. Non perdeteveli!
Stefania Grosso