Takahashi Gen’ichirō – Sayonara, Gangsters

Takahashi Gen’ichirō Sayonara Gangsters Recensione

Il re della letteratura pop giapponese, Takahashi Gen’ichirō, ci porta in un viaggio nel futuro tra gangsters e poeti che mutano

Cosa fare quando i nomi ci si rivoltano contro? Cosa fare quando i gangster piombano nelle nostre vite e nessuno più vuole parlare di poesia? Anzi, se la poesia diventa una specie di seduta psicanalitica.

Takahashi Gen’ichirō, in questo romanzo postmoderno edito da Atmosphere Libri, ci porta a capofitto in situazioni bizzarre, surreali (basti pensare che c’è un gatto che beve e ama ascoltare i classici mentre troviamo anche Virgilio in versione frigorifero), che poco sembrano appartenere a questo mondo, eppure ci parlano di amore e coraggio.

Tutto si mescola alla perfezione in questa opera pop, dove troviamo i grandi classici della letteratura fianco a fianco con alieni in visita sul nostro pianeta, aspiranti poeti, segretarie del cimitero solerti e innamorate, e chi più ne ha più ne metta.

Takahashi Gen’ichirō abilmente registra tutta la vita di Nakajima Miyuki Song Book e del poeta, Sayonara, gangsters appunto, sotto forma di un diario psichedelico che non perde mai il ritmo, fino all’ultima pagina.

Difficile starci dietro, ma non perdete le speranze, c’è una lezione di poesia che vi aspetta dentro questo fulminante romanzo.

Stefania Grosso