Barbara Comyns – La ragazza che levita

Barbara Comyns La ragazza che levita recensione

Un potere segreto e una vita che la metta dura prova: scopriamo La ragazza che levita di Barbara Comyns

Alice Rowlands, ragazza inglese dei primi anni del ‘900, conduce una vita non propria serena, tra un padre brutale, una madre afflitta da dolori che poi morirà, lasciando la protagonista del romanzo di Barbara Comyns ancora più sola.

Alice cercherà di trovare conforto nella domestica, nella sua unica amica ma soprattutto cerca riparo in un sogno d’amore, nella speranza di fuggire dalla sua situazione familiare. Nonostante la ricerca costante di una via di fuga, Alice si troverà sempre invischiata in situazioni devastanti per il suo animo, finché una notte non scoprirà il suo potere segreto: la levitazione.

Ma che farne di questo potere? A chi mostrarlo, per non sentirsi giudicata? Non a Nicholas, che la rifiuta, e non al povero Occhiolino, innamorato di lei ma non all’altezza dei sogni di Alice. Per un caso brutale sarà proprio il padre a scoprire il segreto di Alice e ben presto troverà il modo di sfruttarla a suo vantaggio.

Non resta molto da fare alla povera Alice se non piegarsi a questo nuovo ordine da cui, c’è da aspettarselo, non può che scatenarsi una tragedia. Ispirato ad un fatto di cronaca, Barbara Comnys descrive, in La ragazza che levita, una favola oscura, in cui la protagonista non troverà il lieto fine e l’amore come succede nelle fiabe, ma scoprirà la sporcizia del mondo.

Edito da Safarà, questo romanzo è una piccola chicca, che si può associare alla letteratura gotica (anche per le atmosfere che regnano sia in casa Rowlands sia in casa Peebles) ma che colpisce nel segno per la descrizione acuta e realista dei sentimenti di Alice e, soprattutto, della malvagità attorno a lei. Un romanzo da recuperare!

Stefania Grosso