I PROBLEMI che Jonathan Zenti affronta nella sua Guida per capire l’assurdità del presente sono molto comuni, ma sono anche quelli su cui facciamo spesso fatica ad interrogarci.
PROBLEMI – Una guida per capire l’assurdità del presente è stato pubblicato nel 2022 da Blackie Edizioni. Prima di questo libro è nato un podcast con lo stesso titolo, in cui Jonathan Zenti racconta come affronta i suoi problemi; successivamente è uscito PROBLEMI Deli, un podcast spin-off di PROBLEMI con cadenza più o meno giornaliera.
Due podcast e un libro, tutti con quasi lo stesso titolo e che affrontano tutti un macro tema, ovvero quello dei problemi. Nel libro, in 12 capitoli Jonathan Zenti sviscera diverse categorie di problemi: i primi tre sono dedicati ai problemi analogici, il corpo centrale del libro si sofferma sui problemi che nascono nel mondo digitale e infine gli ultimi tre capitoli affrontano i problemi che si hanno con se stessi.
L’approccio è lo stesso che Zenti usa nei suoi podcast, ovvero affrontare i temi di cui tratta in una chiave personale. Ma Jonathan Zenti è un personaggio di Jonathan Zenti, e Zenti autore gioca con la propria biografia, arricchendola, cambiandola e piegandola secondo le proprie necessità: da vero autore, racconta la sua personale realtà, avvicinandola a quella di ogni persona che legge il libro. Molte persone credo si siano almeno una volta ritrovate a fare i conti in modi simili con il proprio corpo, con i conflitti, con il narcisismo, con il fatto che la persona con cui avevano una relazione era una grandissima stronza, solo per citare alcuni esempi.
Ciò che colpisce maggiormente però del libro di Zenti – e anche dei suoi podcast PROBLEMI, che continuo a citare perché secondo me fanno parte di un continuum del lavoro che l’autore sta facendo di recente e che quindi in questo discorso sono imprescindibili – non sono tanto gli argomenti trattati, ma il come vengono trattati. Zenti usa un metodo di svisceramento delle tematiche più unico che raro nel panorama dei prodotti culturali e della comunicazione in generale di oggi. Forse sono io che mi affido troppo a profili Instagram – l’unico social che utilizzo – e canali di informazione eccessivamente semplicistici, che spesso e volentieri seguono il trend topic del momento o la polemichetta del giorno per aumentare le interazioni e i click, ma ormai senza quasi accorgermene sono stata e mi sono abituata a farlo. Zenti al contrario va in profondità e soprattutto non parla di argomenti che non conosce – perché è bilancia ascendente bilancia: gli piace essere preciso.
E tutto questo per me è stato un balsamo, sia per quanto riguarda PROBLEMI – Una guida per capire l’assurdità del presente che i due podcast, PROBLEMI e PROBLEMI Deli. Chiaramente non sono sempre d’accordo con quello che dice o con quello che scrive, ma questa differenza di pareri o visioni non è mai esacerbata dal fervore e dall’astio con cui vengono infiammate le pagliuzze della polemica del giorno. Il lavoro di Jonathan Zenti per me in questi giorni è stato un sollievo perché ho riso, mi sono commossa, ho riflettuto, ma non mi sono mai incazzata, anzi ho rallentato e mi sono quasi fermata per godermi con calma dei prodotti culturali che non sono pensati e costruiti per monetizzare sulla mia ira. PROBLEMI – Una guida per capire l’assurdità del presente mi ha portato fuori da una certa realtà per raccontarmela e spiegarmela, e a me questo viaggio è piaciuto un sacco.
Giorgia Damiani