Tra alta società, commedia e furti internazionali, il ritorno di una grande scrittrice americana: Diane Johnson
Pubblicato da Atlantide, questo romanzo (pubblicato in originale nel 2000) della grande scrittrice americana, Diane Johnson, è una grande commedia umana, in cui amori, omicidi, sospetti e profili diversi si intrecciano e si scontrano.
Parigi, fine anni ’90. Tutto sembra procedere per il meglio per Tim e Anne-Sophie, coppia giovane franco-americana, libera e senza vizi. Finché, a poco tempo dalle nozze, un collega di Anne-Sophie viene ucciso al mercatino delle pulci, mentre Tim indaga su un furto di manoscritti rari. Entrambi verranno coinvolti nella vicenda, che li porterà ad invischiarsi con Delia e Gabriel e con i coniugi Cray.
Sullo sfondo una Francia alto-borghese fatta di aristocratici, diplomatici, cineasti, banchieri cacciatori e avvenenti e tutta una serie di pregiudizi, malintesi e credenze che sono degne del miglior romanzo di Jane Austen.
Diane Johnson è acuta, scrive una trama brillante in cui la vena thriller è solo un sotterfugio per mettere in mostra frivolezze e banalità della società borghese. Un romanzo che a prima vista potrebbe sembrare una semplice storia di intrecci e amori, di malintesi e chiarimenti, ma che svela, in modo delicatamente sovversivo, le paure e le contraddizioni dei suoi personaggi. In Le Mariage, Diane Johnson mette in luce anche i pregiudizi dei due popoli uno verso l’altro, inserendo (anche non troppo velatamente) alcune accuse politiche e sociali da entrambi i lati dell’oceano.
Un libro frizzante e divertente che strapperà un sorriso e una riflessione anche al lettore più scettico.
Stefania Grosso